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GRATUITO PATROCINIO PER LE VITTIME DI VIOLENZA. AMMISSIONE NON PIU’ VINCOLATA AI LIMITI DI REDDITO.

La Corte Costituzionale con la prima sentenza del 2021 (Cort. Cost. 01/2021) si è pronunciata sulla delicata tematica riguardante l’ammissione al gratuito patrocinio a spese dello Stato per le vittime di violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia ed atti persecutori.
Le vittime dei reati quali maltrattamenti in famiglia, mutilazioni degli organi genitali femminili, violenze sessuali, abusi sessuali su minori, gli stupri di gruppo, lo stalking e altri atti persecutori, la riduzione a schiavitù, la prostituzione minorile, la pedopornografia, il turismo sessuale, il sesso davanti a minori e l’adescamento di minorenni, avranno il diritto di accedere al patrocinio gratuito indipendentemente dal proprio reddito familiare.
La decisione della Corte non avrà risvolti e conseguenze solo economiche, ma permette ad ogni persona, vittima di abusi e violenza, la possibilità di accedere gratuitamente, in ogni condizione finanziaria essa si trovi, alla Giustizia.
Nella motivazione della sentenza si precisa che la richiesta dei giudici di merito di dimostrare redditi entro i limiti fissati all’art. 76 del “Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia”, alle vittime di violenza, accentua la loro delicata vulnerabilità vista la particolare natura dei reati in questione, per cui è necessario offrire un concreto sostegno alla persona, incoraggiando a denunciare ed a partecipare attivamente al percorso di emersione della verità.
La pronuncia pone le sue radici anche nella Convenzione di Istanbul in materia di prevenzione e lotta contro la violenza nei confronti delle donne la violenza domestica. L’art. 57 stabilisce che le gli Stati garantiscono che le vittime abbiano diritto all’assistenza legale e al gratuito patrocinio alle condizioni stabilite dal diritto interno.
Il Giudice Costituzionale, ha quindi scelto come chiave di lettura per la norma del Testo unico, nei reati di violenza, l’accesso al gratuito patrociniole alle vittime,in virtù della natura stessa del reato, sottolineando la posizione di aiuto verso tutte le vittime, indipendentemente da genere, età e reddito di abusi e violenze.

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